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Simeone chiede scusa per il gesto del Wanda Metropolitano ma precisa: “Era riferito ai miei giocatori”

Mea culpa di Diego Simeone nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Liga contro il Villarreal.

Il tecnico dell’Atletico Madrid spiega per l’ennesima volta l’esultanza sopra le righe dopo il primo gol ai bianconeri al Wanda Metropolitano.

“Non devo chiedere scusa per mercoledì perché il mio gesto non era riferito alla Juventus, né ai suoi giocatori o allenatore. Era solo una espressione di quello che mettono in campo i miei calciatori, questo voleva significare”.

Poi però Simeone precisa meglio e dice:

“Chiedo scusa alla gente che si è sentita offesa per il gesto dell’altro giorno e alla Juve”.

E ancora dice Simeone: “É stata una brutta espressione di quello che provavo per i miei giocatori. Con questo voglio chiudere l’argomento”.

Simeone non si nasconde e dice. “Non cerco alibi né giustificazioni – ha detto ancora Simeone sull’argomento – se non chiedere scusa un’altra volta”.

Il gestaccio, a detta di Simeone rivolto ai suoi tifosi dopo la rete di Giménez, e trasmesso in tutto il mondo è stato condannato dalla maggioranza degli addetti ai lavori.

Ora quello stesso gesto rischia di costare molto caro al Cholo.

Lo scenario più preoccupante per l’allenatore dell’Atletico potrebbe essere la squalifica con conseguente assenza in panchina nel ritorno contro la Juve all’Allianz Stadium.

Scenario che si verificherebbe a seguito della eventuale apertura immediata di una procedura disciplinare nei confronti del tecnico.

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