Franco Causio, parla della Juventus vecchia e nuova.
Causio è stato l’ala destra storica della juventus degli anni settanta, quella di Gianni Agnelli. Quella di Zoff, Gentile, … , Scirea, Causio, …, Bettega.
La mitica ala destra ai microfoni della Gazzetta dello Sport parala della Juventus, della vecchia e della nuova: da Gianni Agnelli ad Andrea Agnelli, da Franco Causio a Cristiano Ronaldo.
“Il mio rapporto con l’Avvocato Agnelli? Splendido. Ricordo le sue parole quando tornai per la prima volta a Torino: ‘Cavo Bavone, mi avevano detto che eva finito, ma ho notato che è tutto al contvavio“.
Oggi non c’è più l’Avvocato, c’è il nipote, Andrea Agnelli e la sua Juventus di nuova generazione. Da Gianni ad Andrea Agnelli.
“Più forte la mia o questa Juve? La mia Juve del 1977, con undici italiani, che in una settimana vinse la prima coppa internazionale, allora Uefa, e poi lo scudetto, se la giocherebbe con questa. Perché io non mi arrendo mai in partenza“.
In questa nuova Juventus anche il numero 7 torna di nuovo grande, con un’ala destra di nuova generazione. Da CF7 a CR7.
“Cosa penso di CR7? Finalmente il mio 7 è andato a un campione vero. Mi piacerebbe incontrare Ronaldo per dirglielo e ringraziarlo per la sua maglia con dedica, “al Barone”, che mi ha fatto avere. Quando arrivai a Udine, a 32 anni, chiesi al preparatore Zat di allenarmi nel modo migliore per arrivare al Mondiale ed ero io a tirare il gruppo, trascinando i più giovani. Ronaldo sta facendo la stessa cosa, dimostrandosi un vero leader oltre che un campione“.
Dal Trap ad Allegri.
“Allegri? E’ bravissimo a gestire il gruppo e a fare i cambi giusti, quindi non parliamo di fortuna”.
Dalla Coppa Uefa alla Champions.
“Se questa Juve vincerà la Champions? In campionato non c’è storia, in Champions è diverso. L’Atletico è una squadra dura che non ti fa giocare e poi in Champions, con le sfide dirette, può succedere di tutto“.