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Inter, lo psicodramma di Spalletti: cosa non può più fallire

Sono due le condizioni poste da Sunning a Spaletti per rimaere ad Appiano Gentile:

La prima è la vittoria della Coppa Italia, la seconda il raggiungimento delle fasi finale dell’ Europa-League.

Sostanzialmente per Spalletti le prossime 48 ore iniziano ad esser decisive. Se l’Inter viene eliminata dalla Lazio nella semifinale di giovedì il suo destino sarebbe segnato e il contratto rinnovato sino al 2022 non lo terrebbe al sicuro.

Infatti il club si sta già portando avanti nella scelta del suo successore, sondando la disponibilità di tre tecnici: Conte, Mourinho e Pochettino.

Sostanzialmente risolto il problema del tecnico – rimane Spalletti se vince altrimenti sarà uno dei tre sondati – per tutto il resto c’ è Marotta, chiamato a fare ciò che finora nessuno al’Inter è riuscito a fare: risolvere una crisi distruttiva che ciclicamente si ripresenta da anni.

Succede puntualmente da varie stagioni, dal Mancini-bis a Spalletti e questo 2019 non fa eccezione. “Nessuno capisce il perché, e il guaio, per Luciano, è proprio questo: chiamato per risolvere i problemi caratteriali, oltre che tecnici, di un ambiente dagli enormi limiti di forza psicologica, l’ uomo di Certaldo arranca senza riuscire a tenere alta la tensione” scrive il giornalista Filippo M. Capra

.

Il mercato non ha aiutato Spalletti nemmeno l’ estate scorsa, nemmeno l’ arrivo di Nainggolan, che fortemente ha voluto, è servito a qualcosa.

I problemi comportamentali del Ninja si sono uniti a quelli fisici, lasciando Spalletti e i nerazzurri con un centrocampo inadeguato, che  non può competere con le mediane europee e, a volte, pure con le italiane.

Ma per l’Inter questo non bastava, a peggiorare le cose ci ha pensato Perisic: il croato ha chiesto la cessione, vuole giocare altrove e lasciarsi alle spalle  Appiano Gentile.

Il croato vuole andare in Premier League, l’Inter avrebbe anche concordato con l’Arsenal la cifra per trasferimento del croato a Londra, ma non concordano con la formula, l’Inter vuole un ‘biglietto‘ di sola andata.

Non solo l’attaccante Perisic, anche il difensore Miranda ha chiesto di essere ceduto e poi Candreva, insomma ad Appiano piove sul bagatto.

Ma vale la pena rischiare di tenere chi è scontento? Tenere Perisic controvoglia significherebbe avere nello spogliatoio una bomba sempre innescata.

E poi, Marotta troverà i sostituti da qui a giovedì? Chissà.

Ad Appiano Gentile l’unica cosa certa è la graticola su cui è seduto Luciano Spalletti.

(Fonte: Libero Quotidiano)

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