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Quagliarella raggiunge Batistuta e stacca Ronaldo

Fabio Quagliarella a 35 anni sta vivendo una stagione indimenticabile.

Con la doppietta realizzata contro l’Udinese, l’attaccante doriano è andato a segno per undici partite consecutive, eguagliando il record di Gabriel Batistuta, a segno per undici volte di seguito nel 1994.

Inoltre i due gol consentono a Quagliarella di portarsi in testa alla classifica dei marcatori della serie A arrivando a quota 16, staccando Cristiano Ronaldo e l’atalantino Duván Zapata che inseguono con 15 gol.

Insomma una stagione davvero speciale. Certo non è la prima volta che Fabio Quagliarella vive momenti di grande gioia sportiva: ha vinto tre scudetti con la Juventus, nei campionati 2011-’12, 2012-’13, 2013-’14 e, sempre con la Juventus, la  Supercoppa italiana nel 2012 e nel 2013.

Ma la gioia provata nella serata del record dev’essere stata particolare: “Serata indimenticabile la ricorderò per tutta la vita” scrive Fabio su Twitter.

A caldo a Sky Sport ha raccontato al sua emozione: “Mi emoziono, mi vengono i brividi, non so cosa dire. Mi sono goduto i miei tifosi dopo il gol, sono felice per il record. Lacrime? Sì, sono uno dei miei segreti. A breve faccio 36 anni, sono orgoglioso, sì, eguagliare un record del genere è inimmaginabile per me

“.

Voglio arrivare alla domenica e divertirmi, con un assist, con una giocata, non entro per far gol, ma per divertirmi. Godo anche se metto un compagno davanti alla porta”,  svela così, ai microfoni di Sky, quali siano i suoi obiettivi dopo il record.

La commozione di Fabio Quagliarella la spiega con grande affetto un suo ex compagno di squadraAlessandro Del Piero:Alla sua età vivi le cose con un sapore diverso, perché sai che questa fase della tua vita finirà tra pochi anni – ha spiegato l’ex numero 10 della Juventus -. Inoltre, lui che ha spesso cambiato casacca nel corso della sua carriera, si trova a giocare con la stessa squadra per tanto tempo. Alla Samp è capitano, rappresenta il club e ha la fiducia di allenatore e compagni. E’ un leader indiscusso e più riesci a dimostrare che meriti questo status e più ciò ti rende orgoglioso. Un orgoglio che Fabio ha fatto trasparire con le lacrime”.

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