Ben 190 giovani atleti sono morti in Italia, fra il 1980 e il 2015, a causa della patologia che ha colpito Davide Astori.
Un dato che fa raggelare il sangue, emerso da una ricerca dell’Università di Padova che suona da campanello d’allarme per il mondo dello sport.
La notizia è stata riportata da quotidiano di Firenze La Nazione.
In particolare – riporta La Nazione – su un totale di 700 atleti sotto i 40 anni, deceduti nello stesso periodo di tempo nel nostro Paese per morte cardiaca improvvisa, la cardiomiopatia aritmogena ha inciso al 27%, cinque volte superiore alla percentuale che colpisce chi non pratica sport a livello agonistico.
Sono i numeri emersi da una proiezione fatta estrapolando i dati dallo studio sulla morte improvvisa effettuato, a partire dagli anni Settanta, dall’Università di Padova.
Tra gli atleti tragicamente scomparsi a causa di questa terribile patologia, tantissimi sono i calciatori: da Giuliano Taccola, attaccante della Roma morto all’età di 25 anni, allo stadio Amsicora subito dopo la partita Cagliari-Roma, a Renato Curi,
centrocampista del Perugia che muore all’età 24 anni, durante Perugia-Juventus, giocata sotto un temporale, fino a Davide Astori, il capitano viola trovato morto nella sua camera d’albergo ad Udine la mattina del 4 marzo 2018.La speranza è che questo studio aiuti a mettere in atto protocolli medico sportivi capaci di prevenire la tragedi, è quanto spiega il professor Domenico Corrado, ordinario di cardiologia, uno dei maggiori esperti al mondo sulle morti improvvise, responsabile del Centro regionale specializzato per le cardiopatie aritmiche eredo-familiari dell’azienda ospedaliero universitaria di Padova.
«È il primo studio sistematico che ha permesso di individuare una serie di patologie e dare avvio a ricerche che hanno permesso di scoprire nuove malattie, approfondire i meccanismi della morte improvvisa negli atleti, scrivere linee guida per lo screening dell’attività agonistica e aggiornare i protocolli medico sportivi», spiega il professor Corrado,
È stato Il professor Corrado, incaricato dalla procura di Firenze, a scrivere la consulenza tecnica sul decesso di Astori.