Il 2019 potrebbe essere davvero l’anno buono per lo stadio della Roma.
La sindaca della Capitale Virginia Raggi ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport di uno dei progetti più importanti della sua amministrazione.
Ecco uno stralcio dell’intervista rilasciata dalla sindaca:
La prima domanda è d’obbligo : Sindaca Virginia Raggi, il 2019 sarà l’anno buono per posare la prima pietra dello stadio della Roma?
La Raggi rassicura, “c’è la volontà politica di portare avanti al più presto il progetto dello stadio di Tor di Valle. Lavoriamo con tale proposito nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini”.
La sindaca grillina rassicura anche circa la totale correttezza di tutti i passaggi amministrativi effettuati dall’amministrazione pentastellatta:
“Sono stati gli inquirenti a dire con chiarezza che l’inchiesta non ha riguardato gli atti amministrativi relativi allo stadio. Nonostante questo, ho immediatamente chiesto di avviare una due diligence su tutto il procedimento. Proprio perché vogliamo portare avanti il progetto nel massimo della legalità e trasparenza”.
In merito al presunto primo parere negativo del Politecnico di Torino al quale avete affidato una due diligence sul progetto la sindaca ha precisato ponendo così fine alla polemiche con queste precise parole:
“Credo che il Politecnico si sia lamentato più che altro di come un lavoro tecnico provvisorio sia stato oggetto di un dibattito mediatico senza che il Campidoglio o lo stesso istituto abbiano mai detto qualcosa in merito”.
La sindaca del M5S precisa cosa è cambiato rispetto a quando lei stessa si trovava all’opposizione qualche anno fa:
“Ero contro “quel” progetto specifico,- dice la Raggi – che avrebbe comportato l’ennesima colata di cemento in un’area della città”.
Prosegue ancora la sindaca: “Ricordo che quel progetto prevedeva che, su un milione di metri quadrati di cemento, lo stadio avrebbe rappresentato il 14% del totale. Noi abbiamo migliorato il progetto rendendolo innovativo ed eco-sostenibile. Abbiamo ridotto le cubature del 50%, con edifici a ridotto impatto ambientale realizzati con gli standard energetici più avanzati al mondo e un superamento del rischio idrogeologico della zona”
.La Raggi sintetizza poi tutti i passaggi da compiere per arrivare al traguardo:
“In primis, sto aspettando l’esito del parere che ho chiesto al Politecnico di Torino, poi penseremo alla variante urbanistica” dice la Raggi.
“Ci sono alcune questioni aperte: ad esempio, io continuo a ritenere che si dovrebbe investire di più sulla linea ferroviaria Roma-Lido che collega il centro a Ostia. Il progetto sarebbe ancora più bello e utile alla città. La Regione Lazio è proprietaria della linea e, da circa tre anni, ha 180 milioni per ammodernamenti su quella specifica tratta che non ha ancora speso”.
“Al Politecnico abbiamo inviato un’integrazione dei dati, sottolineando tra le altre cose la strategia di mobilità sostenibile che la nostra Amministrazione sta mettendo in campo su tutto il territorio cittadino”.
“In questo ambito generale va collocata anche l’analisi dei flussi di traffico locale per valutare al meglio le soluzioni. Sulla base di questa ulteriore documentazione verrà redatta la relazione definitiva” afferma Virginia Raggi.
Infine a proposito di finanza, il cronista della Gazzetta dello Sport pone la seguente domanda alla sindaca:
Dopo le aperture del premier Conte, si torna a ipotizzare un contributo del Governo al progetto? Magari per realizzare il Ponte di Traiano?
Ecco la risposta: “Al di là della questione stadio, ben venga qualunque contributo del Governo finalizzato a migliorare la vita dei cittadini. D’altronde, come ho sempre sottolineato, Roma deve avere un maggiore apporto statale sia in termini di poteri che di risorse” conclude la Raggi.