Attraverso i social, Gianluigi Buffon, storico portiere della Juventus, rivive le tappe più importanti dell’anno che sta giungendo al termine.
Alcune delle immagini più significative, inevitabilmente, sono istantanee di indimenticabili momenti vissuti alla Juventus.
Tra i ricordi più importanti, la conquista dello Scudetto con la squadra bianconera.
🇮🇹Il mio #2018 in 6️⃣ immagini. Puntata 3: l’ultima partita con la @juventusfc
🇫🇷 Mon 2018 en 6 images. Épisode 3: le dernier match avec la #Juventus
🇬🇧 My 2018 in 6 pictures. Episode 3: my last appearance for Juventus #best2018 https://t.co/iatuyAMWmk pic.twitter.com/kPmJhEL4n1— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) December 28, 2018
🇮🇹 Il mio #2018 in 6️⃣ immagini. Puntata 2: la conquista dello #Scudetto
🇫🇷 Mon 2018 en 6 images. Épisode 2: le Scudetto
🇬🇧 My 2018 in 6 pictures. Episode 2: the Scudetto#best2018https://t.co/iatuyAMWmk pic.twitter.com/Jfn6d6RZAI— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) December 27, 2018
🇮🇹 Il mio #2018 in 6️⃣ immagini. Puntata1: il rigore parato al Papu Gomez in #CoppaItalia
🇫🇷 Mon 2018 en 6 images. Épisode1: l’arrêt du penalty face à Papu Gomez en Coupe d’Italie
🇬🇧 My 2018 in 6 pictures. Episode1: the penalty save from Papu Gomez in the Coppa Italia#best2018 pic.twitter.com/jfzq2APoyw— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) December 26, 2018
In occasione di un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Gigi Buffon aveva commentato così il suo addio alla Juventus:
“Io e la Juve abbiamo programmato insieme, da molto lontano, un percorso d’addio che ha chiuso il cerchio in modo perfetto. Andava chiuso lì. Con la piena soddisfazione di tutti. Non aveva senso ritardare la decisione di un anno. La forza della Juve è la serietà della programmazione. Io alla Juve mi sono sempre sentito amato: dal presidente, da John, dai compagni, dai tifosi. E so che devo andare nei posti dove c’è bisogno di me”.
“Alla Juve non c’era più bisogno, ormai volava da sola” – aveva commentato il portiere. “Anche perché sentivo il peso delle responsabilità portate per tanti anni. Allora ho deciso di smettere, di lasciare il calcio, anche se mi sentivo ancora in grado di giocare”.
“Ma se ti comporti bene, senza egoismo, la vita ti premia sempre. Infatti è arrivata la chiamata del Psg, dove c’era bisogno di me. Ho telefonato ad Andrea Agnelli che mi ha detto: “Vai pure, Gigi. Buona fortuna”.
Ed infine la testimonianza di affetto più bella di Gigi Buffon, nei confronti dei tifosi bianconeri.
Alla domanda posta dal cronista della Gazzetta dello Sport su un’eventuale finale di Champions League tra Paris Saint Germain e Juventus a Madrid, Gigi Buffon aveva chiuso con queste meravigliose parole:
“No, perché non voglio che la mia eventuale gioia sia condizionata dalle lacrime dei miei ex compagni e dei miei ex tifosi. Ne abbiamo già piante troppe insieme. Mi merito una gioia piena. Se proprio devo affrontare la Juve, meglio prima della finale”.