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La notte di S.Siro: dura posizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport.

La notte di S.Siro. La brutta notte del calcio italiano.

Arrivano le prime dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport.

A parlare è Giancarlo Giorgetti. Ecco le sue prime parole:

“Il calcio, lo sport non possono essere causa o pretesto per questi vili atti”, dice Giorgetti.

“È il tradimento dello spirito di ogni sport. Risse e agguati sono stati espulsi dagli stadi ma continuano a verificarsi fuori. È inaccettabile: i morti, le aggressioni, il rad smo dovrebbero indurre la federazione alla chiusura al pubblico dei medesimi stadi più che sospendere le partite con conseguenti problemi di evacuazione e ordine pubblico, per altro di difficile e delicata valutazione”.

Lo afferma con durezza e rammarico in una nota Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport.

“Serve un segnale chiaro – aggiunge Giorgetti – anche da parte del mondo sportivo: oltre a punizioni esemplari è necessaria un’inversione di rotta”.

Poi, Giorgetti sottolinea l’importanza della norma voluta dal Governo:
“Gli oneri a carico delle società, già previsti dal decreto Salvini, gravino in modo differenziato per le società che collaborano a estirpare il fenomeno”.

“Le partite a rischio, indipendentemente dalle esigenze tv, dovrebbero essere giocate a mezzogiorno e non alla sera, come avviene in Gran Bretagna” sostiene il leghista.

“E più in generale tutti gli attori del mondo calcistico, che rappresentano un modello per i giovani sportivi, dovrebbero valutare più medidati e consapevoli atteggiamenti. Il tavolo proposto da Salvini con tutti i soggetti competenti è utile e urgente” conclude Giorgetti.

Poche ore prima era intervenuto sulla questione anche il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, pubblicando un tweet in merito agli scontri avvenuti ieri a Milano prima di Inter-Napoli:

“Nel 2018 non si può morire per una partita di calcio. A inizio anno convocherò al Viminale i responsabili di tifoserie e società di serie A e B, affinché gli stadi e i dintorni tornino a essere un luogo di divertimento..”.

Fonte: AskaNews

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