Site icon L'Arena del Calcio

Moggi scatena le reazioni del web

È stato il tema del giorno.

Parla Luciano Moggi. I tifosi si dividono.

Undici anni e mezzo dopo il suo allontanamento dalla Juventus, appena scoppiato lo scandalo di ‘Calciopoli’, Luciano Moggi è tornato ad avere contatti ufficiali con il mondo bianconero.

La visita dell’ex direttore generale del club tra il 1994 e il 2006 al centro di allenamento della Continassa, documentata da una serie di foto postate dallo stesso dirigente sul proprio account Twitter.

Ovviamente l’ex DG bianconero ha provocato reazioni in serie, spaccando il mondo del calcio, in particolare sui social.

Il diretto interessato non ha perso l’occasione per rispondere alle critiche, attraverso un altro messaggio social:

“Non avevo dubbi sul fatto che la mia visita alla Continassa potesse suscitare un vespaio tra i nemici della Juventus”.

Adesso quindi si scatenano sul web le reazioni dopo le parole riportate da Luciano Moggi sulle pagine di Libero.

A far notizia sono soprattutto le parole con le quali Moggi paragona la Juve alle alte big del campionato italiano.

Tre soli allenatori in 12 anni di vittorie, mentre certi maestri della contestazione ne hanno cambiati 22 nello stesso periodo”.

Bisogna sottolineare che le parole di Luciano Moggi costituiscono dati inconfutabili certificati da numeri.

L’ex dirigente ha poi messo in evidenza un dato inconfutabile che marca ancora una volta la differenza tra la società bianconera ed il resto delle squadre di serie A:

Ecco il resto delle dichiarazioni riportate sul quotidiano Libero:

“Morivo dal desiderio di incontrarmi con alcuni giocatori che hanno condiviso con me gioie e dolori: Chiellini, per fare un nome, capitano della Juve”.

L’ex Dg bianconero poi puntualizza : ” (…….) visto che mi è stato chiesto, ho fatto pubblicare alcune foto dell’incontro”.

“Ed è stato un tripudio di gioia per i sostenitori bianconeri, che ringrazio” aggiunge Moggi.

Poi l’ex dirigente riserva un pensiero durissimo ai suoi avversari:

“L’unica mia colpa è stata di aver sempre creato squadre competitive e di aver vinto tanto: e in Italia si sa, chi emerge è combattuto, meglio la mediocrità. Non fa niente se dopo di noi la Nazionale è stata eliminata due volte al primo turno dei Mondiali e per la Russia non si è neanche qualificata”.

Moggi ricorda per la gioia dei tifosi alcuni campionissimi passati sotto la sua gestione:

“Purtroppo alla Continassa non c’erano più Trezeguet, Vieira, Montero, Camoranesi, Zidane, Emerson, Cannavaro, Ferrara, Thuram, Del Piero, Ibra e Buffon. Ci sono ancora però Nedved e Pessotto come dirigenti: a tutti loro i miei auguri e che Dio li protegga da un mondo che, per questioni di rivalità, vorrebbe uccidere i forti, coloro che in campo e fuori sanno dare una loro impronta”.

 

Exit mobile version