Sempre nell’intervista rilasciata a Sky Sport Montella non dimentica il suo successore al Milan.
Si percepisce con maggior forza che il suo dispiacere più intimo è proprio legato a Gennaro Gattuso.
D’altronde le parole di Gattuso nel dicembre del 2017, in relazione alla preparazione fisica della squadra, erano state impietose.
Le parole, si sa, delle volte sono peggio delle pietre e non si dimenticano.
Premettendo che il Milan era una società all’avanguardia, Gattuso aggiunse: “In questo momento non abbiamo la condizione eccezionale della squadra, in 15/20 giorni non possiamo modificare tutto. Ci vuole tempo, un mese, un mese e mezzo. Questo non deve essere un alibi. Di riffa e di raffa dobbiamo cercare i risultati e giocare col coltello tra i denti”.
Montella, come è comprensibile, queste parole non deve averle dimenticate: “Ho allenato in Serie A cinque o sei anni prima di arrivare al Milan, penso di avere più esperienza di chi ha parlato di condizione fisica.
”Continua: “Non sono qui per fare un paragone con la gestione di oggi, ognuno ha il suo metodo e le sue convinzioni. Rispetto quelle degli altri”.
E conclude: “Gattuso ha dimostrato di essere un bravo allenatore, sta facendo un buon lavoro, ma quando mi vengono toccate le mie competenze allora ci rimango un po’ male“.
Il passato è un’esperienza che serve per il futuro e Vincenzo Montella è determinato a ricominciare.
Pensando al futuro l’ex allenatore del Siviglia, del Milan, della Fiorentina e della Samp, afferma: “Penso di poter dare tanto, perchè ho voglia e sono convinto di aver acquisito la giusta esperienza”.
Dove? “Sicuramente la prossima scelta non posso sbagliarla, non devo avere fretta. Estero? Non fa differenza. All‘estero ci ho lavorato e mi è piaciuto, mi farebbe piacere comunque continuare a lavorare anche lontano dall’Italia“.
Da parte nostra gli facciamo un grosso in bocca al lupo!