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Berlusconi: Monza sarà squadra tutta di italiani

Berlusconi lascia già il segno! Ed alla prima apparizione ufficiale in qualità di Patron del nuovo Monza targato Galliani, il leader del partito politico di Forza Italia ha pronunciato le sue prime parole all’evento ‘Idee per l’Italia a Milano’. Ecco le parole pronunciate da Silvio Berlusconi così come le riporta il sito sportivo Mediaset premium: “Abbiamo in mente un progetto particolare: pensiamo ad una squadra giovane e tutta di italiani”.

 

Berlusconi ha poi dettato le regole sociali a cui dovranno attenersi tutti gli atleti: “Una squadra di ragazzi con i capelli in ordine. C’è già il primo parrucchiere di Monza che ha detto farà i capelli gratis.I giocatori non avranno la barba e assolutamente non avranno i tatuaggi e non dovranno portare orecchini vari. Saranno giocatori esempio di correttezza in campo: si scuseranno se fanno un fallo, tratteranno l’arbitro come un signore e stringeranno la mano agli avversari alla fine della partita. Sugli autografi non faranno uno schizzo, ma scriveranno il loro nome e cognome. Andranno in giro vestiti con sobrietà. Insomma qualcosa di diverso dal calcio attuale”

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Berlusconi con il suo solito sorriso e con in mano una maglia del Monza con il numero 1 a lui dedicatogli, ha poi spiegato che il suo obbiettivo principale è quello di “costruire una squadra di giovani italiani che possano dare un contributo alla prossima Nazionale Italiana”.

 

Nei giorni scorsi intanto sono emersi i primi dettagli sulle cifre di acquisto della società brianzola da parte dell’ex presidente del Milan. Secondo quanto riferito da Radiocor, Berlusconi avrebbe pagato 2,9 milioni di euro per acquisire la proprietà del Monza da Nicola Colombo: la maggior parte della somma, 2,5 milioni di euro, è stata versata al momento della firma dei contratti, mentre la restante parte, consistente in circa 400mila euro, sarà saldata entro il 27 marzo.

Sempre nei giorni scorsi Galliani ha portato a termine il suo primo acquisto, l’ex Bari Iocolano, rimasto svincolato dopo il fallimento della società pugliese.

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