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Italia scroccona? allora la Germania ci paghi i danni

Training vor der Kulisse Suedtirols. / Suedtirol. Traingslager der deutschen Fussball-Nationalmannschaft zur WM-Vorbereitung in St. Martin / Passeiertal, Suedtirol, Italien, 22.05.2014 .-- San Martino in Passiria/ San Martino in Passiria/ Training camp of the German National Footballteam, Girlan / St. Martin/ South Tyrol / Italy. May 22, 2014.

Riproponiamo di seguito un interessante articolo del quotidiano economico  “Italia oggi” , che riprende le dichiarazioni rilasciate dal consigliere provinciale Alessandro Urzì, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.  Tutto nasce dallo scontro istituzionale in atto in questo momento tra Italia e Germania.

La politica nel pallone. «Dopo questi attacchi all’Italia, ma anche all’autonomia nella formazione del nuovo governo, possiamo chiedere i danni alla Germania». A cominciare dal ritiro della Nazionale tedesca ad Appiano, in Trentino-Alto Adige, dove la squadra allenata da Joachim Loew, campione del mondo in carica, si prepara alla spedizione in Russia. A presentare il conto ad Angela Merkel è stato il consigliere provinciale Alessandro Urzì, esponente della lista L’Alto Adige nel cuore e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia.

È la quarta volta che la Germania, prima di un grande torneo, si allena dalle parti di Bolzano. Stavolta il ritiro è coinciso con lo scontro istituzionale, con l’Ue sullo sfondo, tra Lega-M5s e Sergio Mattarella, amplificato dagli attacchi della stampa tedesca «all’Italia scroccona» (parole del settimanale Der Spiegel). La Nazionale tedesca, per prepararsi al meglio ai Mondiali, ha chiesto di sostituire l’erba sintetica del campo di Appiano con un prato naturale. Spesa stimata dalle testate locali: 50 mila euro. Somma ricaduta sulla comunità altoatesina. Per Urzì, visti i duri attacchi della Germania all’Italia, il tempo dei favori è finito.

«Possiamo chiedere il conto dei costi sopportati dall’Italia per ospitare con tutti i lussi la Nazionale di calcio tedesca», ha scritto Urzì su Facebook. «Abbiamo anche dovuto rifargli il prato d’allenamento perché lo volevano in un certo modo, poi gli abbiamo dovuto mettere a disposizione le strutture adeguate. Sino al 7 giugno la comunità di Appiano è chiamata a sacrifici e disagi. Il paese sembra assediato tra forze di polizia, che costano agli italiani, e controlli di sicurezza a vari livelli, senza parlare delle strutture sportive requisite».

«Germania scroccona, verrebbe da dire», ha proseguito il consigliere. «Non si possono fare i ritiri a casa loro invece di venire in Italia chiedendo il lusso e lo stile dell’accoglienza nostrana (esauditi in tutto da ossequiose amministrazioni) salvo poi farci dare degli ingrati dalla propria stampa di regime? Credo che un moto d’orgoglio sia opportuno: non si chiede molto, solo di presentare il conto delle spese sostenute dall’Italia, dalla Provincia di Bolzano e dal Comune di Appiano a Frau Merkel. O non vorranno mica, i tedeschi della Nazionale di Berlino, dare l’idea di voler fare i grandi coi soldi degli altri e alle spalle del partner mediterraneo nell’Unione europea?».

Urzì è tra gli amministratori che si sono schierati dalla parte di Matteo Salvini e Luigi Di Maio contro il veto di Mattarella su Paolo Savona che ha portato al naufragio del governo del cambiamento. «Ho avuto l’onore di rappresentare il Trentino-Alto Adige come grande elettore all’elezione del presidente della repubblica, in cui non ho votato Mattarella. Avere un’idea diversa non autorizza un presidente della repubblica a impedire la nascita di un governo con una maggioranza in parlamento voluta dagli italiani».

Lega e M5s hanno parlato dell’Italia come di una «colonia tedesca». Urzì, per prima cosa, rivuole i soldi spesi per ospitare il ritiro della Germania in Alto Adige. «Nei prossimi giorni chiederò il conto esatto delle spese che, come italiani, abbiamo dovuto sostenere per ospitare gli amici calciatori tedeschi. E poi presenterò simbolicamente, ma nemmeno troppo, lo stesso conto alla Merkel».

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